26 Ott 2010 |
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Microsoft sceglie SMAU 2011 per presentare al pubblico italiano le principali novità che verranno introdotte con Internet Explorer 9.
Microsoft sceglie SMAU 2011 per presentare al pubblico italiano le principali novità introdotte nel nuovo Internet Explorer 9, che stando a quanto ci ha confermato Lorenza Poletto - Responsabile dell’area Consumer Windows Client di Microsoft Italia - verrà reso disponibile nel corso della prima metà del 2011; purtroppo al momento non è ancora stata stabilita una data precisa. Giuseppe Guerrasio - Architect Evangelist di Microsoft - inizia presentando le principali caratteristiche del nuovo browser web: un'interfaccia più semplice ed intuitiva, l'isolamento delle tab all'interno di singoli processi separati, il supporto all'accelerazione hardware, un migliorato motore JavaScript e una maggiore aderenza agli standard web.
Grazie al rilascio delle versioni Technical Preview e della prima versione beta la maggior parte delle caratteristiche salienti di Internet Explorer 9 sono già note da tempo, tuttavia Microsoft ha voluto cogliere l'occasione per illustrare le motivazioni che hanno guidato lo sviluppo della nuova versione del browser. Riguardo alla nuova interfaccia utente, Microsoft spiega di aver lavorato per renderla particolarmente pulita, in modo tale che risulti solo più intuitiva ma anche che non distragga l'utente dalle proprie attività sul Web.
Anche per quanto riguarda l'accelerazione via hardware di testi e grafica 2D/3D, Microsoft spiega di averla voluta introdurre per dare la possibilità a sviluppatori e visitatori di riprodurre contenuti cosiddetti Rich Content senza dover ricorrere all'utilizzo di plug-in aggiuntivi e garantendo un livello prestazionale accettabile. L'esempio mostrato nella foto fa largo utilizzo dei tag canvas di HTML5. Sempre parlando di plug-in, Microsoft ha voluto introdurre Add-on Performance Advisor, uno strumento che permette di rilevare automaticamente quali plug-in rallentano le fasi di caricamento del browser in modo tale che l'utente possa decidere se disabilitarlo o meno. Sul fronte della sicurezza Microsoft ha deciso di introdurre Smartscreen Download Reputation, una tecnologia in grado di capire automaticamente se l'apertura di un'applicazione appena scaricata può costituire una minaccia per il sistema. Grazie a tale tecnologia gli alert verranno visualizzati solo in caso di reale necessità e non ogni volta che si scarica un'applicazione come viene attualmente.
Un altro aspetto interessate introdotto in Internet Explorer 9 è una maggiore integrazione con Windows 7. Microsoft ha infatti pensato di rendere le applicazioni web più facilmente accessibili, in modo tale che siano in tutto e per tutto simili alle tradizionali applicazioni. I siti ora possono essere "pinnati" alla taskbar di Windows, ed utilizzati come delle vere e proprie applicazioni del tutto indipendenti da altre istanze del browser, con tanto di menù jumplist per fornire alcune opzioni di accesso rapido a determinate funzionalità Le ultime novità riguardano infine l'interoperabilità con gli standard web. Su questo fronte come sappiamo Microsoft ha decisamente cambiato rotta rispetto al passato ed attualmente collabora in modo attivo con gli altri membri del W3C per la stesura dei nuovi standard web.
In particolar modo Microsoft vuole spingere sullo sviluppo di una suite di test in grado di certificare effettivamente l'aderenza agli standard in modo che non si debba fare più affidamento ai famigerati test Acid. A testimonianza di quanto sia inadeguato questo tipo di test, Microsoft mostra la seguente immagine:
Nonostante le funzionalità utilizzate per la rappresentazione di un bordo curvo tratteggiato siano implementate in modo ritenuto corretto da tutti e 5 i browser, appare evidente che ci sono delle nette differenze a livello di rendering che invece non dovrebbero presentarsi. Sempre riguardo agli standard web, Microsoft ricorda che attualmente HTML5 non è ancora uno standard e che il W3C si sta ancora occupando della stesura delle specifiche. Per questa ragione Microsoft ha deciso di implementare solo le specifiche più mature, preferendo sviluppare in un secondo tempo quelle soggette a variazioni.
Fonte: hwfiles.it
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