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11

Mar

2010

L'evoluzione degli hard disk creerà problemi a Windows XP

Il passaggio da hard disk con blocchi da 512 Byte a soluzioni con settori da 4KB andrà ad inficiare le prestazioni del vecchio sistema operativo di Microsoft. 

 

Solo il mese scorso, il 65,5% dei PC a livello mondale utilizzavano Windows XP come sistema operativo principale, il 16,5% Windows Vista e solo il 9% Windows 7. Guardando in prospettiva futura, i recenti accordi che Microsoft ha preso con molte aziende a livello mondiale per l'implementazione di Windows 7, faranno diminuire ulteriormente la percentuale di sistemi con Windows XP.

A contribuire alla discesa del vecchio sistema operativo di casa Microsoft troviamo però anche un altro elemento: Windows Vista, Windows 7 insieme a OS X Tiger, Leopard e Snow Leopard oltre a molteplici versioni linux-based sono in grado di supportare senza problemi hard disk sviluppati con settori da 4KB. Windows XP invece no.

 

 

Il 2011 potrebbe rappresentare l'anno che determinerà il definitivo crollo di Windows XP; proprio per l'anno prossimo, infatti, tutti i produttori di hard disk hanno deciso, insieme ad IDEMA (Internation disk drive equipment and material association) di convertire l'intera produzione di unità, passando da soluzioni con settori da 512 byte a quelle con settori da 4KB. La possibilità di impiegare tutti i nuovi hard disk con Windows XP rimarrà comunque presente: le specifiche per le nuove soluzioni produttive prevedono un allineamento con la vecchia disposizione dei settori da 512 byte.

Tutto questo porterà però un lato negativo, che andrà ad impattare sulle prestazioni: Windows XP, si troverà infatti a trattare i nuovi hard disk come soluzioni più vecchie e saranno necessarie due operazioni di chiamata, vista la presenza di un emulation layer per consentire il corretto funzionamento. Secondo i primi dati, il calo prestazionale dovrebbe essere quantificabile in un 10%.

 

Fonte: hwupgrade.it

 
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