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Windows 7: pessime notizie dal fronte DRM o è solo FUD?
Dopo fiumi di ottime “prime impressioni”, Windows 7 riceve una prima doccia fredda, relativamente al DRM.

Un test riportato da Slashdod, sembra infatti dimostrare che l’OS agisce molto più attivamente di quanto mai prima, per bloccare comportamenti ritenuti fraudolenti. La considerazione discende da alcune prove eseguite sulla beta, consistite rispettivamente nell’uso di una DLL modificata, al fine di impedire a Photoshop di riproporre la sua schermata di registrazione, e nel test con alcuni programmi in grado catturare l’audio del computer.

Cerchiamo di vederci chiaro.
Nel caso di Photoshop, il rimpiazzamento della DLL, oltre a causare la cessazione della funzionalità dell’applicazione ha provocato secondo l’autore del test:

  • la disattivazione dell’applicazione, dopo che la stessa si è inserita senza alcuna nota nella exception list del firewall (fin qui non vedo nulla di nuovo/strano, non sarà un crack andato a male?);
  • in seguito alla modifica della DLL, il blocco dell’accesso all’intera cartella che contiene le impostazioni locali, il blocco in scrittura della DLL stessa; l’impossibilità, dopo averla sbloccata con SW di terze parti, di copiare la cartella e la disabilitazione del permesso “consenti a chiunque” sulla cartella (il che è in effetti piuttosto strano);

Per quanto concerne l’applicazione di cattura audio, l’autore ha riscontrato che l’audio del PC è molto degradato quando il sistema riscontra l’esecuzione di un programma di cattura (il test è stato condotto usando Grooveshark), rispetto a quanto accade con XP.


È vero che lo stesso Vista aveva compiuto notevoli passi in direzione DRM, e che il lupo perde il pelo ma non il vizio, ma attenderei ulteriori dettagli e prove meglio documentate, prima di far partire il flame.

A fronte di questa mancanza di dettagli, mi pare tuttavia estemporanea la rassicurante lettura che Ars Technica dà alla vicenda, riconducendola senza tema di errore, e soprattutto senza alcun ulteriore approfondimento, al vecchio adagio del “va di moda sparare a zero contro MS”.

Terremo le orecchie dritte per ulteriori notizie al riguardo: ho l’impressione che questo sia solo l’inizio di una lunga diatriba.

Fonte: appuntidigitali.it

 
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